
Ci sono gli elementi per poter ipotizzare che un relativamente piccolo nucleo stia preparando un nuovo Califfato
Ci sono gli elementi per poter ipotizzare che un relativamente piccolo nucleo stia preparando un nuovo Califfato
Gli indipendentisti irlandesi dell’IRA hanno inaugurato l’era dell’uso del nitrato di ammonio da parte delle organizzazioni terroristiche. Poi è arrivato lo Stato Islamico
Nel Mali centrale una lotta senza quartiere per ottenere il potere e la supremazia sulle varie correnti jihadiste
Luce e ombre in Africa, lo Stato Islamico perde potenza ma si espande geograficamente, gli Stati Uniti spiccano gli attacchi mortali contro gli ispanici americani negli Stati Uniti e i musulmani in Nuova Zelanda
Ieri il Presidente americano Donald Trump ha annunciato che il leader dell’ISIS Abu Nakr al Baghdadi è stato ucciso nel corso di un raid durato due…
E’ iniziata in queste ore l’offensiva delle truppe turche su Manbij, località controllata dai curdi a ovest del fiume Eufrate. Un affondo che avviene con il sostegno delle…
Obiettivo dei jihadisti andare dalla Libia al confine tunisinoe da lì provocare un’esplosione generale che porterebbe al crollo dell’Algeria
Fatti che ci spingono guardare e andare lontano, mentre c’è chi ci vorrebbe tenere inchiodati a strisciare ventre a terra
E’ una tornata elettorale importante per una regione che vive l’ ennesima crisi: avviene ad una settimana esatta dalle elezioni in Libano che hanno visto trionfare Hezbollah e ad oltre un mese dalle elezioni in Turchia
Ma l’ISIS in Cina non è esattamente una novità; il Governo da tempo, lontano dai riflettori, è al lavoro per evitare che il Califfato possa attecchire in Cina. Il rischio potrebbe arrivare dallo Xinjiang dove si concentrano oltre 10 milioni di uiguri sunniti
Nei giorni scorsi era tornato a farsi notare, Katibat Imam al Bukhari (KIB), gruppo jihadista uzbeko che, insieme altri gruppi dell’Uzbekistan hanno giurato fedeltà ai talebani
Un’ondata di scontri tra manifestanti e forze israeliane sta infiammando Gaza e Cisgiordania all’indomani della decisione del presidente Usa, Donald Trump, di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Finora si ha notizia di 114 palestinesi che hanno necessitato soccorsi medici perché feriti da armi da fuoco, o intossicati da gas lacrimogeni o contusi da proiettili rivestiti di gomma.