
Cinque anni dopo aver votato per le prime elezioni libere ed eque dopo venticinque anni, il popolo del Myanmar andrà alle urne questo novembre. Come spiega Abdullah…
Cinque anni dopo aver votato per le prime elezioni libere ed eque dopo venticinque anni, il popolo del Myanmar andrà alle urne questo novembre. Come spiega Abdullah…
Aung San Suu Kyi, leader politico del Myanmar e vincitrice del premio Nobel per la pace, guida la difesa del suo paese contro le accuse di…
Su Facebook, odio etnico nei confronti della etnia minoritaria dei Rohingya e – attraverso pagine e profili fake – campagne a favore dei militari
Non tutti sono risultati degni di tale riconoscimento e in più di una circostanza il Comitato per l’assegnazione ha evidenziato una deprecabile noncuranza
Non è la prima volta che viene revocato un premio ad Aung San Suu Kyi, anche il Canada e gli USA hanno intrapreso decisioni simili a quella presa da Amnesty International
Ma la diplomazia birmana traccheggia. I sopravvissuti alle torture della dittatura militare constatano tristemente una Nazione sostanzialmente ancora ferma al palo in tema di democrazia.
L’addio arriva in un momento delicato per il Paese a causa della repressione della minoranza musulmana Rohingya, per cui proprio la premio nobel è finita nel mirino delle critiche
Secondo gli analisti, la visita del Santo Padre e le sue espressioni a favore dei Rohingya hanno certamente destato l’interesse mondiale ravvivandolo ma allo stesso tempo, senza risolvere la situazione, ha messo anche in difficoltà ulteriore la comunità cristiana a cavallo dei due Paesi visitati
‘Rakhine, il problema è stato affrontato dalla parte civile del governo, con le dovute attenzioni. Ma si evidenzia solo la parte negativa. Stupisce che solo ora i media parlino di genocidio o di pulizia etnica. Mi chiedo dove erano quando c’era veramente una politica della giunta che mirava alla cancellazione di alcune minoranze etniche’
Più che le minacce del Ma Ba Tah nei confronti del Papa, bisognerà verificare quale sarà il ‘peso’ degli imbarazzi del Ministro degli Esteri birmano Aung San Suu Kyi, del Governo birmano e bisognerà verificare come si comporterà il vertice dello Stato Maggiore birmano
In un nuovo rapporto sulla crisi in corso in Myanmar, Amnesty International ha denunciato che la minoranza musulmana è intrappolata in un crudele sistema di discriminazione istituzionalizzata e promossa dallo Stato che equivale ad apartheid
Il Presidente Steinmeier, che domani incontrerà la Merkel, si è detto contrario a nuove elezioni. Ad esultare l’estrema destra. Gran Bretagna: Theresa May, sarebbe pronta a cedere almeno in parte sulla questione dei debiti di Londra con l’UE