
Una campagna tesa a demonizzare il Dragone Rosso facendo credere che l’unica cooperazione ‘giusta’ e ‘umana’ sia quella proposta dall’Occidente.
Una campagna tesa a demonizzare il Dragone Rosso facendo credere che l’unica cooperazione ‘giusta’ e ‘umana’ sia quella proposta dall’Occidente.
Obiettivo: elevare il continente a quarto polo industriale ed economico mondiale, nella consapevolezza che nel prossimo decennio una dura lotta economica, politica e militare verrà giocata in Africa, da una parte Europa e USA, dall’altra Cina e gli altri BRICS
L’Africa nelle mire dell’espansione cinese. Espansione a tutto tondo attraverso investimenti mirati, finanziamenti, gestione delle materie prime agricole e industriali e iniziative in campo sociale, quest’ultimo, strumento di soft power di grande importanza. Pechino costituisce quindi un fondamentale concorrente dell’Unione Europea, chiamata ad un ‘ritorno’ economico in Africa non più rinviabile.
Chi giunge in Europa dall’Africa? La maggioranza appartiene alla piccola e media borghesia africana. Per fermarli state finanziando Paesi che con i vostri soldi comprono armi con le quali seminano morte nelle vostre città
I flussi migratori diminuiranno entro i prossimi 10 anni, non grazie alla Cooperazione Internazionale, ma all’industrializzazione offerta da Cina e Russia, l’Europa emigrerà in Africa. Fantascienza? No, la verità che né Renzi né la destra vi dirà mai. Wait and see!
Nel prossimo decennio l’Occidente dovrà affrontare una sfida storica, e forse persa in partenza. Un blocco economico e politico sino-africano basato sul Nuovo Ordine Mondiale proposto da Pechino. Alcuni punti deboli non mancano
La delocalizzazione industriale della Cina creerà uno stato di sudditanza economica dei Paesi africani? distruggerà gli imprenditori africani?
Quelle che erano considerate ‘cattedrali nel deserto’, le prime realizzazioni cinesi nel continete, ora verranno inserite nel progetto mondiale di infrastrutture varato dalla Cina, New Silk Road Economic Belt
Sulla via della seta africana vi sono in corso 7 conflitti, a breve la Cina sarà costretta abbandonare la sua politica di non interferenza per tentare di risolvere le guerre civili nei Paesi africani collegati ai progetti OBOR
La via della seta africana comprime, in una morsa d’acciaio, le potenze occidentali, e ha creato le condizioni per il Mercato Unico Africano, un progetto politico-economico essenziale al riscatto economico dell’Africa e che ridurrà sensibilmente le materie prime dirette in Occidente