
In Nigeria, le elezioni presidenziali e del Parlamento sono state rinviate a domenica 23 febbraio. Con il rischio, nel nord del Paese, di attacchi del gruppo terroristico…
In Nigeria, le elezioni presidenziali e del Parlamento sono state rinviate a domenica 23 febbraio. Con il rischio, nel nord del Paese, di attacchi del gruppo terroristico…
Ieri il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione nella quale chiede agli Stati membri di considerare seriamente la cannabis terapeutica, rafforzando la ricerca nell’ottica di poter sfruttare il potenziale dei farmaci a base di cannabis
La ragione di queste difficoltà è lo scontro tra le leggi statali che legalizzano la cannabis ricreativa e le leggi federali che la etichettano come sostanza proibita
Ieri, Riccardo Magi, deputato di +Europa, ha presentato la proposta di legge per l’istituzione di una Commissione di inchiesta parlamentare riguardo le morti nel Mediterraneo e…
L’Organizzazione mondiale della sanità ha dato una svolta alla questione dello status della ‘cannabis’: infatti, dopo un’attenta analisi della ricerca scientifica sugli usi terapeutici e sugli…
Sono ore di tensione quelle che si stanno vivendo tra l’Italia, da una parte, e la Germania e l’Unione Europea, dall’altra. Ormai solo le ultime di…
Ha preso il via il forum economico di Davos al quale non parteciperanno tre tra i principali leader mondiali: Donald Trump alle prese con lo shutdown, Emmanuel Macron…
Secondo una ricerca del think tank dell’UE, la popolazione ebraica nell’UE è in declino, scesa da circa 1,12 milioni nel 2009 all’ 1,08 milioni nel 2017. Anche…
Proprio mentre la cannabis sembra dividere i due alleati al Governo del Paese, Lega e M5S, con la prima contraria e i pentastellati favorevoli (è stata…
«Il tempo di parlare e basta è finito. È il momento di fare», ha detto Cuomo che intende far entrare il suo piano nel bilancio dello Stato, che i legislatori sperano di approvare entro il 1 aprile
Il contenuto del principio psicoattivo THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) è, infatti, progressivamente aumentato, passando dal 5 percento al 10 percento.
La decisione australiana rischia, infatti, di creare tensioni con Malaysia e Indonesia, Paesi vicini all’Australia, ma a maggioranza musulmana. Questo potrebbe creare difficoltà anche alla firma dell’accordo di libero scambio con l’Indonesia.