
Tutti sono sulla linea di partenza pronti a recuperare quel terreno perso non per crisi, ma per forzato rallentamento
Tutti sono sulla linea di partenza pronti a recuperare quel terreno perso non per crisi, ma per forzato rallentamento
Ma oggi l’America in che posizione è? O meglio, in tutto questo susseguirsi di problematiche, l’America del petrolio, l’America energetica, dove è finita?
Non significa che le compagnie petrolifere abbandonano il proprio core-business, ovvero l’idrocarburo, il petrolio, il gas, ma faranno sì che i processi produttivi, iniziano a produrre un carburante, un gasolio, una benzina più pulita
Bisogna modernizzarsi nel dialogo, nell’approccio, nella dialettica, le parti sociali devono cambiare
E’ forse possibile che la vera ‘esplosione’ del conflitto si attenda a giorni, se non a ore? Gli attori internazionali si stanno posizionando
Si ritorna ad osservare una nuova partita geopolitica, ma con vecchie squadre che non si sono mai ritirate
Ed ecco la corsa ai giacimenti: Medio Oriente, Libia, Sud America, Somalia, Kenya
Ci potrebbe essere a breve il via libera italiano alla difesa militare turca di al-Serraj, contro Haftar e l’ok alle trivellazioni turche nel Mediterraneo
Sono stati attivati i Protocolli di Sicurezza che già il più delle volte per altri casi si sono azionati, forti delle emergenze Ebola, Malaria, Sars ed altre
Quella fede che ormai da secoli regna in ugual modo su tutti i popoli, quella dell’uomo, con la speranza e benedizione di Dio
Sfruttare le risorse energetiche italiane non significa andare in senso opposto alle politiche green
Adesso BASTA, STOP, La situazione è ridicola, è davvero ridicola, ed a me, come penso a tanti, essere un italiano ridicolo non mi va