
Sostenere la causa americana significa sostenere quella israeliana, e viceversa. Da anni Tel Aviv sta costruendo rapporti nel continente africano, sotto forma di accordi commerciali e infrastrutturali, ma non solo
Sostenere la causa americana significa sostenere quella israeliana, e viceversa. Da anni Tel Aviv sta costruendo rapporti nel continente africano, sotto forma di accordi commerciali e infrastrutturali, ma non solo
Il mese di maggio in Ciad non si apre con un mazzo di mughetto, che l’antica tradizione francese vuole essere il simbolo del primo giorno del mese, ma con una nuova costituzione votata dall’Assemblea Nazionale quasi all’unanimità (132 voti favorevoli e due contrari)
Il neoeletto ha poi effettuato un rimpasto di governo «per rispondere alle richieste del popolo», come lui stesso ha dichiarato. Sono stati quindi nominati dieci nuovi ministri, mentre il ministro delle finanze e degli esteri sono tuttora quelli designati in precedenza
L’appello a riprendere le manifestazioni, interrotte il 19 febbraio quando si era aperto un possibile dialogo tra opposizione e Governo, era stato lanciato dalla coalizione dei 14 partiti di opposizione per il mancato rispetto delle raccomandazioni alla base del dialogo, in particolare l’adozione di misure distensive
La Commissione elettorale keniota, ad esempio, permette di entrare nel registro dei votanti direttamente dal suo sito inserendo un qualsiasi numero di identificazione (ID) e quindi accendendo a tutti i dati di un qualsiasi elettore. Il problema per questi paesi è quindi di evitare il facile accesso ai dati.
Dopo le dimissioni del primo ministro etiope Hailemariam Desalegn, in carica dall’agosto 2012, è toccato a Abiy Ahmed, leader dell’organizzazione democratica del popolo (OPDO)
All’indomani delle dimissioni di Desalegn, le autorità hanno dichiarato uno stato di emergenza di sei mesi che prevede una serie di restrizioni per mantenere l’ordine pubblico e garantire la sicurezza.
Kenyatta sarebbe stato riconfermato da un sistema democratico pilotato e dittatoriale, a tutela degli interessi economici della sua famiglia. Il suo oppositore Odinga è invece visto come un rivale politico fantoccio, addomesticato mediante accordi che gli possano garantire di accrescere il suo già imponente patrimonio.
Ad una settimana dal rapimento delle 110 studentesse di Dapchi, nello stato nord-orientale di Yobe in Nigeria, Boko Haram ha sferrato un attacco alla base militare della città di Rann, sempre nel nordest del Paese.
La crisi togolese è guardata molto da vicino soprattutto dei Paesi dell’Africa occidentale, per la paura che il malessere togolese possa avere ripercussioni nei Paesi vicini
Il Presidente nigeriano Muhammadu Buhari è intervenuto definendo l’attacco alla scuola un ‘disastro nazionale’ e ha annunciato l’invio di un maggior numero di forze armate per la ricerca delle studentesse.
Rimarrà in carica fino alle elezioni in programma per l’anno prossimo. Nel suo discorso di accettazione della carica, il neopresidente ha detto in Parlamento a Città del Capo che la lotta alla corruzione e alla cattiva gestione di aziende pubbliche sarà una priorità della propria amministrazione.